Tuesday, December 19, 2006

Silvio, torna presto!

Quanto amore, quanta cordialità: gli aspri toni della campagna elettorale sono ormai dimenticati, gli insulti sono acqua passata! Quando è in gioco la vita, ci si stringe tutti, solidali: è un gruppo compatto, quello dei politici.
Un gruppo di gente abituata ai privilegi, abituata alla poltrona, che si trova ben scomoda in un lettino d'ospedale o su una barella... e così piovono gli auguri di una rapida guarigione. E pensare che in Iraq e in Afghanistan c'è chi darebbe una gamba per stare su una barella. C'è anche chi l'ha già data.
Eppure nell'ovattato clima natalizio, nessuno si interroga sul perché Silvio se ne sia andato nella lontana America a farsi operare. Magari ha approfittato per salutare qualche Zio d'America. O, forse, tutti lo sanno, ma è meglio non parlarne?
Tra colpi spettacolari, insulti e bailamme, l'importante è che tutto cambi per restare invariato: è importante che sempre le stesse cariatidi occupino le poltrone del potere; non conta tanto chi sta al governo, finché c'è da mangiare per tutti.
Per tutti loro.


sentitamente vostro,
Sinistro.

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