Wednesday, January 11, 2006

Noi, nuovi profeti di noi stessi.

Il caporedattore del giornale Beijing News,
Yang Bin, era stato licenziato perché aveva
diffuso la notizia della morte di alcuni
contadini che partecipavano a una manifestazione
di protesta. Per solidarieta` almeno cento
giornalisti di quel giornale hanno scioperato.
Lo rivela un giornalista che racconta questi
fatti mantenendo uno strettissimo anonimato.

Secondo funzionari del governo cinese, a quanto
riferiscono i giornalisti, il Beijing News
"ha commesso errori nell'orientare le opinioni"
ed e` "recidivo". Ma l'accusa, secondo i
giornalisti, nasconde in realta' una censura
politica intesa ad imbavagliare gli autori di
inchieste non gradite al regime.

Fin qui, nulla di "nuovo"; ci aspettiamo tutti
certi tipi di censura dal regime cinese.

Ma ecco cosa mi ha colpito maggiormente dell'intera
vicenda.
In realta` i giornalisti licenziati furon 3.
Per protesta altri 5 giornalisti hanno dato le
dimissioni, e indovinate un po` cosa hanno deciso
di fare ?

Aprire un blog.

Siamo davvero all'inizio del declino del giornale
inteso come "pezzo di carta" ?
Ma soprattutto, siamo davvero alla fine dell'informazione
centralizzata ? L'informazione sembra aver subito
quindi non solo un abbattimento dei "poli" quanto una
frammentazione pazzesca.
E se pensate che ormai la tecnologia atta a trasmettere
una radio o una televisione su internet sia alla portata
di tutti, questo e` un evento colossale.
Rendiamoci conto di quello che sta succedendo e prendiamone
parte.
La verita` NON ESISTE, e` solo una percezione.

Nietzsche aveva dedotto che qualcosa diventa vera se tutti
credono che essa lo sia. Al "nuovo profeta" sarebbe bastato
convincere la gente, che Dio fosse morto.
Dai pensieri di Nietzsche potremmo quindi dedurre che i
media (o chi per loro), attuali detentori della credibilita`
necessaria a far credere alla gente cio` sia vero, sono
attualmente i nostri PROFETI.

E allora, perche` non essere ognuno, almeno in parte, il
profeta di tutti e di se stesso ?

d.

Riferimenti

Sindacato dei giornalisti Italiani - Notizia del Beijing News

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

In riferimento alla particolare situazione cinese, penso che aprire un blog sia rischioso.
Bene o male, un giornalista e' "protetto" (fisicamente, giuridicamente) dalla sua posizione, dalla presenza di una redazione, un direttore, dei colleghi.
Un blogger ha solo i suoi lettori.

O forse e' solo paranoia...

G.

8:29 PM  
Blogger Dante said...

Pero` ha i mezzi per rendersi anonimo.
Un ottimo progetto, che ho scoperto
solo ora, e` wikinews, peccato che,
almeno in Italia, se lo caghino in
pochi.

Forse i media non hanno interessi
ad interessarsene ?

d.

10:35 PM  
Anonymous Anonymous said...

> Forse i media non hanno interessi
> ad interessarsene ?

Forse?!

;)

G.

8:54 AM  

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