Wednesday, July 26, 2006

Indulto



Beh, tra Beppe Grillo e qualche giornale, sembra proprio che buona
parte dell'Italia sia con Di Pietro, ma non e` proprio cosi`.

Capisco benissimo il rancore che provi Di Pietro nei confronti di
Previti e gente varia corrotta, capisco che essi rappresentino una
classe e siano un simbolo di un'Italia furbetta, vi invito tuttavia
a riflettere sulle affermazioni di Di Pietro.

Avvallare le convinzioni di Di Pietro significherebbe porre su di un
piano superiore (come gravita`) la corruzione rispetto alla rapina,
la frode ai danni dello stato piuttosto che altri reati (secondo la mia
morale) forse ben piu` gravi.

Insomma, qui diventa una questione semplicemente di morale,
perche` altrimenti si dovrebbe prevedere un indulto basandosi
sugli anni di pena associati ai reati commessi.
Mi spiego meglio: come e` giudicato un reato piu` grave di un altro?
in base alla pena inflitta, giusto? perche` e` l'unica cosa "oggettiva"
poiche` regolamentata da un codice (quello penale). Tutto il resto
delle discussioni riguardo la gravita` di un reato (a parte quelli
particolarmente efferati, gia` esclusi dall'indulto) sono soggettivi
e quindi relativi alla morale propria della persona che discute.

Rispetto le opinioni di Di Pietro e Grillo, ma mi ritengo decisamente
di opinione diversa.
Voi che ne dite?

d.

6 Comments:

Anonymous Anonymous said...

-Sono senza lavoro, senza soldi per soddisfare le elementari necessità della mia famiglia ed il giorno che ho visto mia moglie rifugiata in bagno piangere sommessamente per l'impossibilità di comprare il latte per il piccolo ho commesso una rapina.....in banca.....la stessa che mi ha rovinato.
-Sono un dirigente di pubblica amministrazione assillato da un grosso problema, ho la necessità di rinvenire urgentemente il denaro per soddisfare la mia amante: la poveretta ha tante spese......l'appartamamento ......la macchina.....le vacanze.....
accetterò il denaro che mi ha offerto quel politico...per favorire quel partito(che fotterà milioni di cittadini - magari indigenti...)
Ora che siamo tutti due in prigione con l'approvazione dell'indulto chi uscirà per primo!!??

11:06 AM  
Anonymous Anonymous said...

La protesta di Di Pietro si basa sul fatto che i condannati per corruzione o concussione sono pochissimi in Italia, e ancor di meno quelli che scontano le pene in carcere. Dato che l'indulto è un provvedimento volto a svuotare le carceri, è lampante che queste categorie di reato sono state inserite nel decreto al solo scopo di salvare pochissimi privilegiati. La gravità dei reati è stabilito dalla legge italiana, che assegna pene più o meno severe a seconda del reato commesso. Dunque una distinzione è già stata fatta. La morale è sicuramente soggettiva, ma la legge è uguale per tutti.

4:37 PM  
Blogger Dante said...

Per g.:

Insieme al rapinatore per fame, c'e` anche il rapinatore per indole come quello per droga etc etc Se il rapinatore ha rapinato per fame, mi aspetto sia una attenuante di cui il giudice avra` tenuto conto, per cui anche la pena avra` subito una riduzione.
Rimane quindi per me la pena l'unico
metro di giudizio oggettivo di un
reato.
Che dici ?

Per sac:

Insieme alla risposta data a g, per
te aggiungo: la legge e` uguale per tutti, e l'indulto no?

7:01 PM  
Anonymous Anonymous said...

L'indulto è un provvedimento di clemenza. Bisogna considerare in quali casi è opportuno darla. La legge ci dà delle indicazioni sulla gravità dei reati. Mediante quelle informazioni decidiamo con chi essere clementi. Se fossimo clementi con chiunque, lo dovremmo essere anche con pedofili, assassini, mafiosi. Se tu mi dici che la pena è l'unico strumento oggettivo, sono d'accordo. L'indulto non si dovrebbe fare. Ma se proprio non se ne può fare a meno, come sembra, bisogna usare un metro di giudizio, che non può che essere non la morale, ma quello delle leggi precedenti

7:19 PM  
Blogger Dante said...

Sac:

Secondo me e` opportuno darla quando il crimine non e` efferato. E non ritengo la corruzione un crimine efferato, come puo` essere la pedofilia.
Per quanto riguarda l'indulto, e` un disegno di legge, previsto dall'articolo 174 del Codice Penale che non dichiara esplicitamente quali pene non debbano essere coinvolte.
In quanto all'ultimo indulto, ti
faccio presente che risale a 12
anni fa, precisamente al 22 Dicembre
del 1990. Nello stesso le pene di truffa e truffa ai danni dello stato erano comprese (nel senso che i
condannati avevano diritto all'indulto) e le pene escluse
erano molte di meno, in pratica
un indulto meno severo.
Sempre che tu voglia far riferimento
ad un decreto legge di 12 anni fa.

d.

Riferimenti:

Testo dell'indulto del 22 Dicembre 1990:

http://www.ristretti.it/areestudio/amnistia/documenti/ultimo.htm

Art. 174 del codice penale (Indulto):

http://www.ristretti.it/areestudio/amnistia/documenti/indulto.htm

Testo dell'indulto approvato oggi in aula:

http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=43715&idCat=120

7:52 PM  
Anonymous Anonymous said...

Una goccia d'acqua che si spande nell'acqua le fluttuazioni delle popolazioni animali la linea frastagliata di una costa l'evoluzione delle condizioni meteorologiche la forma delle nubi gli errori dei computer le oscillazioni dei prezzi. Sono fenomeni apparentemente assai diversi che possono impegnare per anni uno studioso con un solo tratto in comune: per la scienza tradizionale appartengono al regno dell'informe dell'imprevedibile dell'irregolare. In una parola al CAOS
Nella scienza classica il caos era per definizione assenza di ordine. Oggi è considerato una dimensione retta da leggi non definibili infatti il concetto di disordine è inteso come complessità.
Credo che anche la nostra vita sia un CAOS....
Credo che piu il tempo scorri piu' saremo nel Caos vivremo secondo "leggi non definibili"
ciao amico (buone vacanze...)

r00t_SySteM

8:11 AM  

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